Jyotish Vedānga (astrologia vedica)

Il Jyotish Vedānga o Astrologia Vedica, è uno dei sei Vedānga (Shadvedānga), letteralmente “mezzi dei Veda”, per interpretare e comprendere correttamente i Veda, i testi sapienziali, fondamentali di tutta la tradizione vedica, conosciuta come Sanātana Dharma (Legge Divina Eterna, Ordine Divino Eterno), successivamente definita Induismo. Dalla tradizione vedica derivano, insieme al Jyotish o Astrologia Vedica, sistemi approdati in Occidente e sempre più attuali come Yoga, Āyurveda, Vedānta ed altri. All’interno dell’Induismo, il sistema astrologico vedico ha un ruolo fondamentale ed è una delle branche di conoscenza del vaidya ayurvedico. 

L’importanza delle Costellazioni lunari (Nalshatra) e dei pianeti (graha) viene esaltata in tutta la cultura vedica, nel Rig Veda le Nakshatra vengono associate ai Deva dicendo che i Deva sono resi manifesti dalle costellazioni, nei testi tradizionali dello Yoga come, ad esempio, la Śivasamhitā viene specificato che le tre nādi (canali sottili) principali; Ida, Pingala e Sushumna sono associate, rispettivamente, alla Luna, al Sole e al Fuoco, per non parlare del Brihat Parāśara Horā Śāstra, il testo originale più antico di Astrologia Vedica, attribuito a Parāśara, il Mahārishi (grande veggente) autore di molti antichi testi induisti e padre di Vyāsa (il decodificatore dei 4 Veda), nel quale i pianeti (graha) vengono descritti come aspetti del Divino che con la loro influenza rendono manifesto il karma di ciascuno:

Il Signore non nato ha molte incarnazioni. Si è incarnato come i Navagraha (nove pianeti) per conferire agli esseri viventi i risultati dovuti al loro karma” (Brihat Parāśara Horā Śāstra, II, 3-4).

L’Astrologia Vedica, è un sistema millenario e consolidato che ha resistito alle prove del tempo ed essendo un vedānga, tradizionalmente, si inserisce totalmente all’interno della filosofia induista e come insegnano le fonti tradizionali, Jyotish Vedānga, Yoga, Āyurveda e Tantra sono sistemi strettamente interconnessi. Lo stesso Paramahansa Yogānanda (uno dei Maestri tradizionali induisti che ha contribuito sensibilmente a portare lo Yoga in Occidente), nel suo libro “Autobiografia di uno yogi”, racconta di come portava sempre con sé un braccialetto astrologico per armonizzare gli influssi planetari.

L’Astrologia Vedica è il sistema induista per eccellenza per definire, comprendere e, laddove possibile, armonizzare il karma individuale è, inoltre, uno dei sistemi vedici utilizzati per definire l’assetto bioenergetico individuale, ovvero la costituzione, sia psicofisica che spirituale di ciascuno, connessa alla tipologia planetaria, la propria individuale nota cosmica all’interno di questo universo da cui emerge lo svadharma o “legge del sé” che si traduce nella propria missione cosmica. L’Astrologia Vedica è un sistema, differentemente dall’Astrologia Occidentale, che attraverso le varga, carte frazionali o armoniche (sistema di calcolo tipicamente vedico), individua le differenze astrologiche tra individui anche con scarti temporali molto piccoli, come nel caso dei gemelli, e approfondisce ulteriormente, con calcoli specifici, settori diversi della propria vita.

L’Astrologia Vedica è uno dei sistemi astrologici, insieme a quello sumero, più antichi del mondo e certamente il più antico sistema astrologico dotato di una tale complessità e capacità predittiva, infatti, attraverso il metodo dei dasha, degli antardasha, ecc…ha un forte valore predittivo, potendo calcolare i diversi periodi planetari che nel corso degli anni di susseguono nella vita di un individuo portando in manifestazione samskara (semi karmici) specifici e condizionando qualitativamente la nostra esistenza.

L’Astrologia Vedica è siderale (Nirayana) e non tropicale (Sayana) come quella Occidentale, quindi si basa sulla reale posizione del Sole (rispetto alla Terra), della Luna, dei pianeti e dell’Ascendente (Lagna) nelle costellazioni, considerando il fenomeno astronomico della precessione degli equinozi, dal quale, per estensione, è nato il concetto di “Era dell’Acquario” poi mutuato dalla New Age, nel senso che il Sole, nell’equinozio di primavera non è più, da una prospettiva astronomica e di Astrologia Vedica, nella costellazione dell’Ariete, come circa 2000 anni fa, ma sta entrando in quella, appunto, dell’Acquario, quindi questo sposta indietro tutti i tuoi fattori astrologici (segno solare, ascendente, ecc…) di circa 23 gradi, considerando l’ayanamsha, cioè la differenza tra lo zodiaco tropicale (occidentale) e siderale (vedico), questo significa che se un individuo nasce con la posizione del Sole di circa 3 gradi in Ariete, secondo il sistema vedico, sarà circa 10 gradi in Pesci e così per l’Ascendente, la posizione degli altri pianeti e di tutti i fattori astrologici, quindi anche delle Case o Bhava, chiaramente questa differenza cambia tutto il sistema interpretativo.

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